Seconda vittoria consecutiva per il Pescara primavera che dopo aver fermato il Frosinone si impone anche nel derby con la Virtus Lanciano con un rotondo 3-1. Gli uomini allenati da Davide Ruscitti dopo un breve periodo di appannamento hanno rilanciato la propria rincorsa verso i playoff che porteranno alle final eight e decisivo, nel cambio di marcia dei biancoazzurri, è stato l’inserimento a centrocampo nel 4-2-3-1 di Francesco Mele, vero e proprio equilibratore della manovra pescarese.
IL PESCARA NEL CUORE – Nato e cresciuto nelle vicinanze di Pescara il 23 giugno 1998, Mele inizia ben presto ad avvicinarsi al mondo del pallone. Inizia a giocare a calcio nel Ripa Teatina, poi passa al Francavilla e completa il proprio percorso giovanile nella D’Annunzio. Nell’estate 2012 la chiamata che suona come il primo passo nel coronamento di un sogno. Tifoso dei Delfini fin da piccolo insieme al padre (che lo segue costantemente nella sua crescita), ad agosto 2012 firma proprio per il club del suo cuore approdando prima nei Giovanissimi, poi negli Allievi nazionali e, l’anno scorso, in Primavera. Massimo Oddo (attuale tecnico del Pescara e allora allenatore della Primavera) lo fece esordire a soli 16 anni nella sfida contro il Cagliari Primavera vinta per 4-1.
SULLE ORME DI VERRATTI – Mele è un regista dotato di grande visione di gioco sia sul corto che sul lungo raggio. Il suo ruolo naturale sarebbe quello di perno in un centrocampo a tre protetto da due mezzali, ma non sfigura neanche nella linea a due che Ruscitti sta utilizzando nelle ultime uscite stagionali. Si prende la responsabilità di impostare la manovra abbassandosi a supporto della difesa e, dote non da sottovalutare, non sfigura neanche nel gioco aereo anche se deve migliorare nella rapidità di esecuzione ma Ruscitti, con un passato da centrocampista, sta lavorando molto con Mele per migliorarne il rendimento. Il Pescara è stato bravo nelle ultime stagioni a lanciare nel grande calcio centrocampisti centrali di grandissimo talento. Rolando Mandragora, acquistato a gennaio dalla Juventus, è l’ultimo talento lanciato nel ruolo daMassimo Oddo, ma colui a cui Mele si ispira è Marco Verratti, pescarese come lui, esploso con Zeman nell’anno in cui il Pescara centrò la promozione in Serie A e passato poi al Paris Saint Germain. Lui e Pirlo sono i suoi grandi idoli, ma il suo sogno, in futuro, resta quello di vestire la maglia del Real Madrid.
GLI OCCHI DEL MILAN – Ancora minorenne, non ha un contratto professionistico con il Pescara. Per fare chiarezza su suo futuro è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com il suo agente, Donato Giampietro: “È vero, non ha ancora un contratto professionistico, ma la volontà di sottoscriverlo c’è. Credo che il suo percorso calcistico possa passare ancora per Pescara, magari facendo la spola con la prima squadra. Il Milan? È normale che sia un giocatore che piaccia, perchè ragazzi con le sue caratteristiche in un ruolo come il suo di regista non ce ne sono tanti e per questo è normale che richieste di informazioni sono arrivate per il ragazzo, ma per ora nulla di più”.
Fonte: calciomercato.com